«La mano è l’organo più prezioso che noi possediamo. La perfetta coordinazione tra cervello e mani ha determinato il destino dell’uomo e il suo posto nella natura.»
R.G. Pulvertaft
La mano, morfologicamente completa e correttamente funzionante, rappresenta nell’uomo, sin dalla nascita, un elemento indispensabile per la vita. Essa permette grazie alla funzione di pinza e di presa, supportata dalla presenza di un pollice opponibile, la manipolazione di oggetti ed il loro utilizzo, l’esplorazione del mondo circostante e l’apprendimento. Come gli occhi ci permette grazie al tatto di «vedere» ed esplorare il mondo comunque da un altro punto di «vista».
La mano è uno degli organi più complessi del corpo umano, è composta da:
- 27 ossa
- 18 muscoli
- 24 tendini
- 3 grossi vasi
- 3 tronchi nervosi
- e da un grande numero di vasi e terminazioni nervose.
Proprio questa complessità rende possibili innumerevoli funzioni della vita quotidiana, ma rende la mano particolarmente esposta a traumatismi la cui cura richiede grande esperienza. Basti pensare che il 70% degli infortuni sul lavoro colpisce le mani; molte altre patologie sia congenite che acquisite coinvolgono la mano, pregiudicando spesso seriamente la capacità di attendere alle normali attività quotidiane.
Per tutte queste ragioni, il trattamento delle patologie della mano va riservato a chirurghi altamente specializzati che si occupino quasi esclusivamente di questa branca della medicina che raccoglie in sé nozioni di chirurgia ortopedica, traumatologia, chirurgia plastica e ricostruttiva, microchirurgia, oltre a nozioni di ergoterapia e fisioterapia come pure di rieducazione funzionale.
Lasciatevi condurre all’interno di questa rubrica e affascinare dalla interdisciplinarietà dell’approccio diagnostico e dalle molteplici possibilità di trattamento di alcune delle più frequenti patologie della mano e del polso.