Che cos’è?
È un’infiammazione nervosa dovuta ad una progressiva compressione del nervo ulnare nel tunnel cubitale all’altezza del gomito. Cause diverse provocano una riduzione dello spazio all’interno del canale cubitale, compromettendo la funzione del nervo.
I sintomi tipici sono parestesie (formicolii), intorpedimento e riduzione della sensibilità a livello del dito anulare, nella parte ulnare (esterna) e del dito mignolo. In stadi più avanzati si può constatare una diminuzione della forza a livello della muscolatura della mano (muscoli intrinseci), che crea difficoltà nelle attività quotidiane.
La diagnosi si basa su una visita specialistica di solito corredata da un esame radiologico e ultrasonografico. L’elettroneuromiografia, che viene effettuata dal neurologo, rappresenta un esame approfondito per determinare la gravità della lesione nervosa e aiutare il chirurgo della mano a scegliere la terapia più appropriata.
Come si cura?
La terapia conservativa (tutore, antinfiammatori e infiltrazione di corticosteroidi) può alleviare i disturbi, ma risulta raramente efficace sul lungo periodo.
L’intervento chirurgico, effettuato in tecnica aperta o endoscopica (video: STORZ/Dr. Hoffmann), consiste nell’apertura del tunnel cubitale per decomprimere il nervo. L’operazione può venire eseguita sia in anestesia parziale che generale e necessita di un breve ricovero di 1-2 giorni.
Dopo l’intervento si consiglia l’utilizzo di un tutore per circa 2 settimane unicamente nei rari casi che necessitano di una transposizione sottocutanea del nervo, e questo fino a quando verranno tolti i punti.
Durante la riabilitazione, il paziente è di regola seguito da un’ergoterapista. L’incapacità lavorativa, che dipende dal tipo di attività professionale svolta, può variare mediamente dalle 3 alle 6 settimane.
Per ulteriori informazioni vi rimando alla news Mendrisio Medical Meeting 2009, dove troverete una presentazione sul tema.