«La vita è movimento, il movimento è vita.»
M. E. Müller
Anticamente, era termine generico per indicare una misura corrispondente pressapoco alla distanza fra il gomito e l’estremità del dito medio. Ancora oggi rimane un’articolazione tutta da scoprire e costituisce un ambito altamente specialistico della chirurgia ortopedica e traumatologica. Trovandosi al centro del braccio tra mano e spalla, il suo buon funzionamento è determinate per i loro movimenti. Le sue patologie possono a volte limitare in modo importante la funzione dell’intero arto superiore.
Il gomito è un’articolazione a cerniera che si compone dell’articolazione tra omero e ulna, dell’articolazione tra omero e radio e dell’articolazione tra radio e ulna. Oltre alle strutture capsulo-ligamentari anteriore e posteriore il gomito è stabilizzato da due legamenti principali: quello collaterale mediale (ulnare) e quello collaterale laterale (radiale).
Nello sportivo, dopo quella della spalla, il gomito è l’articolazione più frequentemente interessata da episodi di lussazione. Nel gergo comune le patologie più conosciute sono il «gomito del tennista» e il «gomito del golfista». Esse rappresentano tipicamente delle situazioni di sovraccarico dei tendini estensori e flessori.
Lasciatevi condurre all’interno di questa rubrica e scoprite in modo semplice il diversificato approccio diagnostico e terapeutico di alcune delle più frequenti patologie di questa affascinante articolazione.